Gentili signori ed esimi colleghi,
mi rivolgo a tutti, nessuno escluso, invitandovi a riflettere su una questione, a mio avviso, fondamentale: la comunicazione inerente alla nostra professione.
In particolare mi riferisco alla moda dilagante di quei professionisti (si spera che lo siano) che sfoggiano tecniche articolari HVLA o “Thrust” (gli “scrocchi” per intenderci).
Come noto, nella maggior parte dei video che si trovano in rete (quelli con più visualizzazioni), vengono sfoggiati “scrocchiamenti” a più non posso in cui viene fortemente enfatizzato l’elemento sonoro, questo, come se ciò costituisse la prova della bravura del professionista o della riuscita di una terapia o, in alcuni casi, dell’alto livello di testosterone dell’osteo-alpha in questione.
Complimenti a tutti loro, l’immagine dell’osteopata che è stata creata è esattamente quella, solo quella.
Sarà anche per questo che la gente si iscrive a corsi di 4 ore su ‘ste tecniche e poi si sente osteopata? Chiedo eh…
Non solo, tutto ciò contribuisce a confondere le idee sulla nostra professione anche in ambiente medico, perché tanti, ma tanti medici non hanno idea di che lavoro facciamo e a questo punto mi viene il dubbio che anche molti di “noi”, forse, non ne abbiano la minima idea. (faccina triste, molto triste)
Allora mi chiedo, sinceramente… MA PERCHÉ fate questi video?
Vi è stato insegnato solo questo?
State seguendo la moda?
Avete problemi di autostima?
Vostro cugino vi ha detto che “fa fico”?
Per vostra informazione, tutto il pubblico esterno al settore non ha la minima idea di cosa stiate facendo e perché. Non solo, molti di loro sono spaventati da cotanta veemenza e al solo udire il termine “osteopata” corrono via a gambe levate, per cui mi spiegate tutto questo che senso dovrebbe avere?
In questo delicato momento storico per l’osteopatia in Italia, questa è l’immagine che vogliamo continuare a dare ai medici e ai pazienti?
Io so che l’osteopatìa è molto di più, che non è una tecnica, che non è un metodo, ma solo un punto di vista e spero che lo sappiate anche voi.
Grazie dell’attenzione.
DM